|   Il 
                                Santuario di San Gennaro si trova nei pressi della 
                                Solfatara. Qui nel 305, Gennaro, vescovo di Benevento, 
                                subì il martirio, e sorse, tra la fine 
                                del VI e l'inizio del VII secolo, una basilica 
                                in suo onore. Probabilmente, della basilica è 
                                rimasto solo l'Altare, che si ritiene essere la 
                                pietra sulla quale sarebbe stato decapitato il 
                                Santo. L'eruzione della Solfatara, avvenuta nel 
                                1198, provocò la sua rovina e fu più 
                                volte restaurata in seguito ai ricorrenti sismi, 
                                specialmente quelli che precedettero la tremenda 
                                eruzione con la formazione del Monte Nuovo (1538). 
                                La chiesa di San Gennaro, dopo il 1584 sia pure 
                                gradatamente, diventò un famoso luogo di 
                                culto del Santo e Vescovo martire e meta di pellegrinaggio, 
                                specialmente da Napoli, sì da meritare 
                                il titolo di santuario; per tanto, tra il 1701 
                                e il 1708, su progetto dell'architetto Ferdinando 
                                Sanfelice fu ampliato e reso più decoroso.  Ma un incendio, scoppiato nella notte tra il 21 
                                e 22 febbraio 1860, lo semidistrusse. Venne restaurato 
                                in breve tempo e oggi la facciata si presenta 
                                semplice con un profondo pronao, arricchito da 
                                due colonne tuscaniche, le cui pareti ospitano 
                                numerose epigrafi che ricordano gli eventi più 
                                importanti della storia del monumento. L'interno 
                                è ad unica navata, coperta da volta a botte, 
                                separata dal presbiterio con un grande arco trionfale. 
                                Nella cappella a destra dedicata a san Gennaro, 
                                sono custoditi l'altare paleocristiano con la 
                                fenestella confessionis, proveniente dall'antica 
                                basilica, e il busto marmoreo del Santo, risalente 
                                ai primi anni del secolo XIV. All'esterno della 
                                cappella, sul lato sinistro, è notevole 
                                l'altorilievo marmoreo di Lorenzo Vaccaro che 
                                raffigura il martirio di san Gennaro . 
  
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